Con Indiana Jones e l’Antico Cerchio, MachineGames e Bethesda Softworks riportano in auge uno dei personaggi più iconici del cinema d’avventura, questa volta in formato videoludico. Ambientato nel 1937, il titolo si colloca tra le vicende narrate in I predatori dell’Arca Perduta e Indiana Jones e l’Ultima Crociata, offrendo una storia originale che mescola mistero, azione e archeologia. L’obiettivo? Scoprire i segreti di una rete di siti storici collegati tra loro e prevenire che antichi poteri cadano nelle mani sbagliate.
La trama si sviluppa attorno al leggendario Antico Cerchio, un fenomeno archeologico enigmatico che collega siti di importanza storica in diverse parti del mondo, come Roma, il Cairo, Bangkok e l’Himalaya. Indiana Jones si ritrova coinvolto in una corsa contro il tempo per sventare i piani di una potente organizzazione guidata dall’inquietante antagonista Emmerich Voss, il cui obiettivo è sfruttare i poteri nascosti dietro a questi luoghi.
Il gioco riesce a catturare l’atmosfera dei film, intrecciando con abilità eventi storici e narrazioni fantastiche. Le ambientazioni sono un punto di forza, ricche di dettagli e curate in modo tale da trasmettere autenticità e senso di scoperta. L’esperienza di gioco si basa su una combinazione equilibrata di esplorazione, risoluzione di enigmi e sequenze d’azione. La scelta di una visuale principalmente in prima persona, alternata a quella in terza persona in momenti specifici, permette di immergersi pienamente nelle ambientazioni senza perdere il contatto con l’azione.
La frusta, simbolo iconico di Indiana Jones, non è solo un’arma, ma anche un prezioso strumento per risolvere enigmi e superare ostacoli ambientali. Le sequenze di platforming e arrampicata si integrano perfettamente con le altre meccaniche di gioco, offrendo una sfida che non diventa mai frustrante. Ogni location è costruita per stimolare la curiosità del giocatore, con segreti nascosti, percorsi alternativi e collezionabili che arricchiscono l’esperienza. Gli enigmi rappresentano un aspetto centrale del gioco, richiedendo logica, osservazione e talvolta l’uso di strumenti come il diario di Indy per decifrare indizi.
L’approccio alla risoluzione delle sfide è ben calibrato, con difficoltà che aumentano progressivamente senza risultare insormontabili. Questo mantiene l’interesse alto e rafforza l’immersione nell’avventura. Il combattimento combina azione diretta e meccaniche stealth, dando ai giocatori la possibilità di scegliere come affrontare i nemici. Le armi includono le classiche pistole e la frusta, ma l’approccio silenzioso è spesso incoraggiato attraverso l’uso di travestimenti e percorsi nascosti. Anche se il sistema di combattimento diretto non è il più complesso o innovativo, si adatta bene al ritmo generale del gioco. L’aspetto stealth, invece, offre un grado di strategia che aggiunge varietà alle situazioni di conflitto.
Dal punto di vista grafico, Indiana Jones e l’Antico Cerchio si distingue per la cura nel design delle ambientazioni. Ogni location è vibrante, dettagliata e fedele alla sua controparte reale o immaginaria. Gli effetti di luce e ombra aggiungono profondità visiva, contribuendo a creare un mondo credibile. Tuttavia, alcune animazioni dei personaggi secondari potrebbero sembrare meno curate, un piccolo difetto che non influisce significativamente sull’esperienza complessiva.
La colonna sonora, ispirata ai temi originali di John Williams, è stata ripensata per adattarsi all’esperienza di gioco. I brani orchestrali accompagnano le scene in modo impeccabile, rafforzando l’atmosfera di mistero e avventura. Per quanto riguarda il doppiaggio, Troy Baker dà vita a un Indiana Jones convincente, affiancato da un cast di supporto che contribuisce a caratterizzare in modo efficace i personaggi. Anche le versioni localizzate, come quella italiana, mantengono un livello qualitativo alto, offrendo un’esperienza immersiva.
Con una campagna principale che si attesta sulle 25-30 ore di gioco, il titolo offre un’ottima durata, arricchita da missioni secondarie, segreti nascosti e collezionabili. La varietà di approcci agli enigmi e l’esplorazione di percorsi alternativi incentivano una seconda giocata, soprattutto per i completisti. Questo titolo rappresenta un degno ritorno per Indiana Jones nel mondo videoludico. Nonostante piccole imperfezioni, come il sistema di combattimento non sempre brillante, il gioco eccelle nella creazione di un’atmosfera coinvolgente e nella qualità delle sue ambientazioni e enigmi.
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