[REVIEW] Split Fiction

Split Fiction

Hazelight Studios, il nome divenuto sinonimo di esperienze cooperative innovative ed emozionalmente risonanti, torna con la sua ultima fatica, Split Fiction. Dopo il successo planetario del pluripremiato It Takes Two le aspettative per questo nuovo titolo erano palpabili, alimentate dalla reputazione dello studio di Josef Fares per aver ridefinito i confini del gioco cooperativo. Al centro del gioco si trova una premessa intrigante: due scrittrici con stili diametralmente opposti, Mio e Zoe, si ritrovano inaspettatamente intrappolate nei mondi fantastici e fantascientifici delle loro stesse creazioni, costringendole a superare le loro divergenze e a collaborare per trovare una via d’uscita.

Recensione Split Fiction

Split Fiction

Split Fiction si presenta come un’esperienza Azione-Avventura focalizzata in modo deciso sul gioco cooperativo, fruibile sia attraverso modalità online che in locale . Un elemento distintivo, ereditato dal precedente successo di Hazelight, è il ritorno dell’apprezzato “Friends Pass”, una funzionalità che consente ai giocatori che possiedono il gioco di invitare un amico a unirsi alla sessione cooperativa online gratuitamente, anche se quest’ultimo non ha acquistato il titolo

Il cuore narrativo di Split Fiction ruota attorno a due aspiranti scrittrici, l’algida e pragmatica Mio, appassionata di fantascienza, e la solare e sognatrice Zoe, innamorata del fantasy. Le loro vite prendono una svolta inaspettata quando si ritrovano catapultate in una simulazione di realtà virtuale orchestrata dalla dubbia Rader Publishing. La trama si dipana attorno al conflitto generato dai loro stili creativi opposti che, una volta fusi a causa di un incidente nella macchina di simulazione, le costringono a collaborare per navigare attraverso i loro mondi narrativi intrecciati e sfuggire con la propria identità e le proprie idee intatte.

Mio viene inizialmente presentata come una figura cinica e introversa, il cui amore per la fantascienza si riflette in un approccio logico e orientato alla tecnologia. Il suo scetticismo e la sua mentalità urbana contrastano nettamente con la natura più aperta e fiduciosa di Zoe. Quest’ultima incarna la gioia e la meraviglia del genere fantasy, con una personalità allegra e un’immaginazione fervida. La dinamica tra Mio e Zoe segue il classico schema della “strana coppia,” dove l’iniziale attrito e le prospettive divergenti lasciano gradualmente spazio al rispetto reciproco, alla comprensione e a un profondo legame forgiato attraverso le sfide condivise all’interno della simulazione. La narrazione esplora le loro storie personali, le paure e i bagagli emotivi, arricchendo la loro evoluzione come personaggi. L’antagonista principale è James Rader, descritto come un tipico imprenditore della Silicon Valley: elegante, potenzialmente senza scrupoli e forse più interessato al profitto che all’integrità artistica.

Split Fiction

L’accostamento deliberato di protagoniste con personalità contrastanti all’interno di uno spazio narrativo condiviso crea interazioni dinamiche e offre opportunità sia per momenti comici che per una crescita emotiva significativa. Questa tecnica narrativa classica fornisce un conflitto intrinseco e il potenziale per archi narrativi soddisfacenti man mano che Mio e Zoe imparano l’una dall’altra e superano i loro pregiudizi iniziali. Inoltre, la focalizzazione della narrazione su scrittrici e sulle loro creazioni permette un livello di auto-commento sul processo creativo, sul valore della proprietà intellettuale e sui potenziali pericoli della sua appropriazione indebita.

Il gameplay è un mix ben orchestrato di sfide platform che richiedono salti, scatti e altre manovre precise, enigmi che necessitano di lavoro di squadra, comunicazione e sfruttamento delle abilità uniche di ciascun personaggio, e combattimenti che spesso richiedono attacchi coordinati e un uso strategico di poteri o strumenti temporanei. Un elemento fondamentale è il design spesso asimmetrico, dove ogni giocatore ha ruoli e responsabilità distinti nel superare gli ostacoli. Split Fiction introduce costantemente nuove meccaniche di gioco e drastici cambi di genere all’interno di ogni livello, evitando qualsiasi sensazione di monotonia.  Il ritmo del gioco è costantemente elevato e fluido, con transizioni impeccabili tra diverse situazioni e meccaniche, mantenendo i giocatori costantemente coinvolti e sorpresi.

 Un ruolo importante è ricoperto dalle “Side Stories”, avventure opzionali che si incontrano nel corso della narrazione principale. Queste sono scenari più brevi e spesso più sperimentali che approfondiscono le storie personali e i processi creativi di Mio e Zoe. Offrono opportunità di gioco uniche, come impersonare maiali o persino denti che rimbalzano in un paesaggio di dolci.  La difficoltà è generalmente accessibile a tutti, sebbene alcune sezioni aumentino all’improvviso le capacità richieste, il che potrebbe frustrare i giocatori meno esperti o coloro che si aspettano una curva di difficoltà più uniforme.

Split Fiction

L’elevato livello di cura visiva e la creatività artistica migliorano significativamente l’immersione complessiva e rendono l’esplorazione dei diversi mondi di Split Fiction un vero piacere. La sorprendente presentazione visiva non solo rende il gioco esteticamente accattivante, ma rafforza anche il contrasto tematico tra gli stili creativi delle protagoniste. Il dettaglio grafico, tuttavia, non sembra essere superiore a quello di It Takes Two, che in alcuni casi offriva una qualità forse superiore.

In conclusione, “Split Fiction” si afferma come un’esperienza cooperativa eccezionale, confermando ancora una volta la maestria di Hazelight Studios nel genere. Il gioco brilla per la sua incessante innovazione nel gameplay, la sua narrazione coinvolgente e la sua presentazione visiva sbalorditiva. Nonostante alcune piccole imperfezioni, come un antagonista forse non all’altezza e occasionali picchi di difficoltà, l’esperienza complessiva è estremamente positiva e divertente.

Si tratta di un titolo ideale per i giocatori che desiderano un’esperienza di gioco innovativa, visivamente impressionante ed emotivamente coinvolgente. Split Fiction si candida seriamente come uno dei migliori giochi cooperativi degli ultimi anni e un potenziale contendente per il titolo di Gioco dell’Anno.

Split Fiction
Split Fiction
In conclusione
Un titolo ideale per i giocatori che desiderano un'esperienza di gioco innovativa, visivamente impressionante ed emotivamente coinvolgente. Split Fiction si candida seriamente come uno dei migliori giochi cooperativi degli ultimi anni e un potenziale contendente per il titolo di Gioco dell'Anno.
9.5
Punteggio

 

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